(NOSTRA CORRISPONDENZA PARTICOLARE)

Vienna, 18.

Il tempo si è messo al bello, o dirò meglio cambiò temperatura e da più di 4 gradi centigradi, siamo ascesi a 12, ma viceversa la va di male in peggio sull’orizzonte parlamentare.

Questa mattina s’apriva, dopo 4 giorni di riposo, la sala del parlamento ad ore 11 e si arrivò alle 4 1⁄2 pom. senza poter far nulla e neppur toccare l’ordine del giorno.

I tedeschi di sinistra si diedero all’ostruzione, e dopo aver chiesto due votazioni nominali su proposte avanzate da loro, e visto che furono rifiutate, si misero ad impedire con urla e gridii ogni trattazione che non fosse da loro voluta o proposta.

Il presidente troppo cedevole tentava più volte di dare la parola sul punto primo dell’ordine del giorno, ma tosto le grida d’ostruzione impedivano qualunque discorso.

Si ripete la scena per tre ore continue e sempre coi medesimi risultati, finchè vista la mala parata alle 4 ½ il Presidente levò la seduta avvertendo che i deputati saranno avvisati della prossima riunione con lettere a domicilio.

E’ tutto dire; il popolo fa tutti gli sforzi possibili per mandare al parlamento deputati che lavorino al suo benessere; questi sacrificano sé stessi con lunghi viaggi, con dimore prolungate sotto un infido cielo, tra gente di diversa lingua, e poi con tutta la buona volontà di agire pei loro mandanti, eccoli condannati all’inerzia, spettacolo veramente scandaloso!

Quali le conseguenze? Che il parlamentarismo sta per tramontare. E’ meglio il suo tramonto, che restare in piedi con simili scenate.

Quando sarà la prossima seduta? S’ignora. Forse giovedì 20 corr. e poi?

Si dice addirittura che questo parlamento sarà sospeso fino in autunno colla speranza che gli onorevoli di sinistra facciano più giudizio.

Sarà forse il rimedio più profittevole di tutti.

Sospendendo il parlamento, si sospendono o si risparmiano tante spese e con ciò almeno si aggraverà di meno quel popolo che si aspettava grandi cose dai suoi deputati.

T.

Soggetto produttore:“La Lega Lombarda”, n. 135
Data:20-21/05/1897
Pseudonimo:T.
Descrizione:Articolo polemico nei confronti dell’ostruzionismo di alcune forze politiche e del Parlamento quale istituzione.