Il nostro periodico nell’occasione delle Feste Natalizie, e del novello anno porge un cordiale saluto ed un sincero augurio a tutti gli amici cooperatori che lo accompagnarono nel difficile cammino di questi suoi primi undici mesi, e si raccomanda alla loro collaborazione, perchè possa riuscire pienamente corrispondente allo scopo di giovare ai sodalizii federati, e di diffondere i benefici istituti cooperativi, d’ogni specie, nei quali sta la salute di coloro che lavorano, ed il risorgimento morale ed economico del nostro paese.

Ma noi soli, per quanto ci accompagnino le simpatie dei colleghi non possiamo raggiungere l’intento; è d’uopo che non solo la fiducia ci sia accordata, ma si schieri attorno a noi l’ardente operosità dei cooperatori trentini, che ci dovranno essere larghi d’una intensità di aiuti, maggiore che pel passato. Nessuno potrà rifiutarsi a questo còmpito essenziale, al quale li incita la nostra Federazione.

Assurgiamo ai puri, ai santi ideali di quella scuola divina, che ci ordina di amare il prossimo come noi stessi, al Redentore che povero volle nascere, che i poveretti predilesse, per inculcare a tutti il dovere di lavorare pei fratelli bisognosi. Senza questa sublime idealità, la cooperazione potrebbe essere corrotta dai suoi interessi materiali, e debolezza le ne verrebbe dalla sua stessa prosperità. In alto coi cuori, e lavoriamo con sentimento di solidarietà al programma di quella cooperazione che avvia, col lavoro e col sacrificio, alla redenzione, e sia di tutti il principio cristiano: «Tutti per uno e uno per tutti».


Soggetto produttore:“Supplemento al Bollettino C.P.A.”, n. 10, anno 1896, 15 dicembre, p. 113
Data:18961215
Pseudonimo:
Descrizione:Articolo di auguri ai lettori e di riflessione sul futuro della cooperazione. Viene attribuito a Guetti per i riferimenti alle sacre scritture e per la lunga invocazione finale che ribadisce gli ideali cristiani della cooperazione più volte ripetuti in numerosi scritti.