Giudicarie Esteriori, 28

Tutti i giornali patrii riportarono in questi giorni la notizia che la questione della ferrovia locale di Riva-Pinzolo fece un passo in avanti verso la sua realizzazione, essendo stata raccomandata all’Eccelso Governo dalla Commissione parlamentare ferroviaria.

Questa notizia farà andare in sollucchero i cittadini di Riva, i borghigiani di Tione, ed i valligiani di Rendena, ma lascia apatici i più dei Giudicariesi; gli abitanti poi della maggior parte delle Giudicarie esteriori come di Banale e Lomaso e del Bleggio Inferiore e parte di quelli delle interiori come di Saone, Ragoli, Preore, Montagne, quindi circa 10 mila abitanti, non sono punto contenti di sentirsi dire che tale ferrovia si farà. Ma e perché tutto ciò? per la ragione che per loro sarebbe una ferrovia pressoché inutile. Diffatti, che cosa direbbero i Trentini di Trento se la loro ferrovia invece di correre lungo le sponde del patrio Adige scorrazzasse per le cime del monte Argentario?! È proprio il caso che avverebbe colla ferrovia del Durone per gli abitanti delle Giudicarie esteriori e per quelle interiori; sarebbe una ferrovia che appena tocca la valle in un estremo angolo; al più con un canocchiale di grossa portata ne vedrebbero il fumo, ma non ne potrebbero usufruire niente affatto. È per questo che gli uni temono e gli altri sperano che alla fin fine l’Eccelso Governo all’ultima ora penserà a cambiare il percorso di tale ferrovia, se si vuole che riesca vantaggiosa all’universale, quindi utile e rendibile.

Si parlò fin dal principio di un cambiamento nel corso di detta ferrovia, cioè di attorniare il monte di S. Martiro invece di valicare il Durone, e detta diversione giustamente fu scartata; ma non si parlò mai dell’unica via naturale che diverrebbe utile e proficua a tutti, quale sarebbe quella di Riva-Sarche-Ponte delle Arche-Tione-Pinzolo.

Il vostro corrispondente è affatto profano in questo genere di opere; ma a giudicare giusta il buon senso che gli diede Domeneddio, la linea testè accennata gli sembrerebbe anche la più facile ad effettuarsi. Il mondo cammina, e non andrà molto che, anche a dispetto dei malevoli e dei maligni, le nostre ferrovie locali verranno fatte ovunque, e quindi non sarà esclusa né la vallata di Vezzano né quella delle Marocche. Ora, se alle Sarche esisterà una ferrovia, tutte le Giudicarie esteriori faranno capo a quella; mentre quella di Ballino, se sarà fatta, diverrà una ferrovia per alpinisti dilettanti e niente altro. E dunque non sarebbe meglio costruire una ferrovia che fino al dì del Giudizio universale resterebbe sempre una ferrovia utile?

L’unica difficoltà si trova dalle Sarche al Bagno di Comano. Ma anche questa scompare affatto, percorrendo una nuova via da farsi lungo il Sarca ed al suo livello. Sarebbero dagli 8 ai 10 km. di strada nuova, in gran parte da aprirsi nella viva roccia, e niente più; e dopo, tutto il percorso della ferrovia verrebbe sullo stradone erariale che servirebbe appuntino, quando fossero corrette quà e là le curve troppo brevi che ora esistono. Questa linea si presterebbe poscia a congiungere, anche Trento con le Sarche e Giudicarie, e la Valle del Chiese e Brescia con la congiunzione a Tione. Il passo della Scaletta non si presenta niente difficile, perché brevissimo e meno pericoloso che il tratto della ferrovia di Valsugana da Povo a Roncogno. Scrivo questo articolo perché chi ne sa più di me possa, se crede, avviare una discussione in proposito e far vedere qual sia la linea veramente più utile per tutte le Giudicarie. Sta bene che le nuove comunicazioni sieno vantaggiose ai centri; ma il vantaggio principale io lo vorrei per le valli, ed è per questo che quando vedo un’opera che per per le valli non porta nissun utile od un utile assai problematico, io valligiano mi faccio vivo e dico: Adagio colle linee pei dilettanti; dateci anzitutto linee pei bisognosi.

P.

Soggetto produttore:“La Famiglia Cristiana”, n. 60
Data:29/05/1896
Pseudonimo:P.
Descrizione:Articolo critico relativamente alla costruzione della ferrovia Riva-Durone-Pinzolo giudicata poco rispondente ai bisogni dei giudicariesi. Viene proposta la tratta Riva-Sarche-Ponte Arche-Tione-Pinzolo come più servibile e utile anche nei secoli a venire.