Giudicarie, 15.

Il vostro Cronista riportava nell’ultima sua, tra il resto, qualche notizia scolastica; ma, come si vede, mancandogli il dono dell’onnipresenza, omise di riferire in proposito non poche cose degne a sapersi in questo basso mondo. Con sua venia, proverò io a completarlo; se non ci riesco, sia perdono alla tentazione.

L’i. r. ispettore distrettuale venne in un comune di qui, e dopo aver visitata una scuola, e trovatovi un semicretino, raccomandò al maestro che adoprasse maggior premura verso quel povero infelice, assicurandolo che con ciò sarebbe arrivato ad ottenere qualche cosa. Il maestro rispose che aveva già fatto il possibile, ma che di più non poteva, non avendo tempo ulteriore dopo avere istruito gli altri ragazzi. Al colloquio assisteva il capo-comune. Usciti di scuola, l’i. r. ispettore insistette presso il capo-comune che nel prossimo anno venisse ferialmente messa in pratica la nuova legge coll’unica classe mista in quel paese sotto la docenza dell’unico maestro. Il capo comune rispose che il paese vuole le due classi separate, perché al paese preme l’educazione dei figli; che se il maestro coi soli ragazzi non aveva tempo da impiegare per il cretino, come poc’anzi aveva detto, tanto meno avrebbe avuto il modo di istruire l’aggiunta numerosa delle ragazze, e perciò si rovinerebbe l’istruzione e l’educazione della gioventù, cosa che né lui come capo-comune né il paese intiero volevano. L’ispettore rispose: io non guardo a questo, guardo che sia osservata la legge; avete capito signor capo-comune? Ho capito, signor ispettore, fu la risposta; ma allora perché va Lei attorno a visitare le scuole? a che i suoi viaggi, e le sue ispezioni?

Basta e punto fermo; delle conclusioni da tirare da questa massima ispettorale ne avrei parecchie e salate; ma è meglio lasciarle tirare ai benevoli lettori – e così finire il carnevale.

Un sostituto.

Soggetto produttore:“La Famiglia Cristiana”, n. 19
Data:17/02/1896
Pseudonimo:Un sostituto
Descrizione:Vi si tratta di uno scontro tra ispettore scolastico e capo comune in merito alla riduzione delle classi. L’articolo viene inserito nella categoria dubbi poiché nonostante lo stile dello scritto e l’argomento siano pertinenti alla penna guettiana e vi sia un rimando iniziale ad altra corrispondenza di Guetti siglata Cronista (“La Famiglia Cristiana”, 10/2/1896), lo pseudonimo (Un sostituto) sembra alludere ad un altro autore e la corrispondenza siglata Cronista si concludeva con “Arrivederci in Quaresima” ad indicare che non avrebbe inviato altre corrispondenze durante il periodo di carnevale.