La costituenda Famiglia cooperativa di Sclemo (Banale) insinuava ultimamente la domanda al Tribunale col nome di 30 soci, le cui firme si autenticarono presso il Giudizio di Stenico con fior. 15.50, (quindici fiorini e cinquanta) oltre la Presidenza come il solito. L’insinuazione venne ritornata pretendendosi ancora una copia autentica delle 30 firme perché resti negli atti del Tribunale, dovendo l’originale essere restituito alla parte insinuante.

Da questo fatto è lecito dedurre che le firme dei soci costituenti non fa bisogno che sieno autenticate dal Giudizio o Notaio, ma solo che sieno deposte nella matricola sociale colla nota promessa della dichiarazione d’ingresso.

Solo al Tribunale si presenti copia autentica di questa dichiarazione o delle rispettive firme che stanno nella matricola sociale. Ciò si può fare colla semplice spesa di un fiorino di bollo esibendo al Giudizio od al notaio la copia da confrontarsi coll’originale.

Il Tribunale dice di pretende ciò perché deve sapere quali soci e quanti sono responsabili nella società ecc.; e come fa a saperlo lui se si contenta solo dei soci fondatori e solo di 30? Gli altri che entrano poscia non sono essi responsabili come i primi? e perchè non si cura di questi? Noi invece riteniamo che presso il Tribunale debbano essere presentate solamente le firme autentiche della Presidenza e nissun altra, e che la responsabilità sociale è eguale per tutti i soci inscritti in matricola sieno essi fondatori o venuti poscia, e quindi sarebbe ora desiderabile venisse fissata una Direttiva, che valga tanto a Vienna che ad Innsbruck, che a Trento e Rovereto.

Soggetto produttore:“Bollettino C.P.A.”, anno 1895, novembre, pp. 298-299
Data:11/1895
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Descrizione:Articolo riguardante la disputa con il Tribunale di Rovereto per l’iscrizione delle cooperative al Senato di Commercio. L’articolo viene attribuito a Guetti poiché fa parte della rubrica “Cooperazione rurale”, curata da Guetti nei precedenti articoli, e poiché l’articolo precedente sulla stessa tematica è autografo. Sullo stesso argomento si veda “Bollettino C.P.A.”, anno 1895, ottobre, pp. 265-266 e novembre pp. 298-299.