Ponte Arche, 6.

(Bozzoli). Siamo in pieno raccolto bozzoli. L’esito dei nostri bachi fu soddisfacentissimo tanto nel prodotto che nel prezzo. Il prodotto non presenta più quel bastardume di incrocii degli anni passati, e la lezione avuta l’anno scorso col prezzo inferiore per detti bozzoli li fece scomparire del tutto o quasi. Il nostro contadino capisce subito la teoria dei fatti!? Senza esagerare si può dire che il 60% del prodotto è puro giallo, il 30% incrocio giallo-bianco, e solo il 10% bianco o verde. I prezzi si mantengono relativamente buoni di fronte alle altre vallate, migliori e buonissimi di fronte al triste passato. I bozzoli del distretto di Stenico erano poco conosciuti dai maggiori filandieri delle nostre città trentine; ma provvidenzialmente l’opera solerte delle nostre cooperative li fece conoscere.

Il sig. Tambosi di Trento l’anno scorso ne acquistò circa 20 mila Kg., e quest’anno a più eque condizioni sta facendone altro acquisto che toccherà poco su poco giù il medesimo quantitativo.

L’opera salutare, iniziata dalle nostre Cooperative, trova nemici; ciò poco importa; peggio trova ancora degli speculatori e dei tristamente furbi, e ciò è un male. Ma speriamo che il tutto finirà bene; a regolare cioè questo mercato in modo che, nel mentre è cespite di guadagno all’acquirente, non riesca uno straccio mercato al povero producente. La base della tassa fatta con equità deve essere il perno su cui devono camminar tutti. Posta questa base già in antecedenza, si avrà la sicurezza che i bozzoli non si venderanno né salati né regalati, e con ciò si manterrà nei giusti limiti questo cespite di entrata che qui da noi, dopo il bestiame bovino, è il primo ed in un’epoca di somma necessità. I direttori delle nostre cooperative non si spaventino né dalle ire dei nemici, né dai volta faccia di qualche amico; l’avvenire è per loro.

B.

Soggetto produttore:“La Famiglia Cristiana”, n. 77
Data:08/07/1895
Pseudonimo:B.
Descrizione:Si tratta di un’analisi dell’andamento del mercato dei bachi da seta con considerazioni circa l’equo compenso ai produttori raggiunto grazie all’opera delle cooperative. L’articolo viene inserito nella categoria dubbi poiché nonostante lo stile dello scritto e l’argomento siano pertinenti alla penna guettiana, lo pseudonimo non è presente tra quelli attribuiti e in tale numero del giornale è presente altra corrispondenza di Guetti siglata “Cronista” (pseudonimo certo).