(NOSTRA CORRISPONDENZA)

Trento, 3 marzo.

Vi sarete aspettato dal vostro solito corrispondente trentino notizie e descrizione sulla malattia e morte e funerali dell’arciduca Alberto, ma nol feci perchè vidi che la Stefani ed altri corrispondenti presero la mia parte et ultrachè non tutte le notizie riportatevi erano esatte in qualche circostanza. Per esempio non fu l’arciprete Don Chini che viaticò l’Arciduca, ma invece il cooperatore Don Galli, il quale fu pure il confessore straordinario dell‟illustre infermo.

L’arciprete prese il SS. Viatico nella Collegiata e le portò alla villa arciducale (senza mitra s’intende) e qui fu ripreso dal cooperatore che lo portò nella stanza dell’ammalato.

Le ultime parole del cattolico Alberto erano degne di un anacoreta. Fu uno spettacolo insigne di vera pietà la morte di questo più che cinquecento volte milionario! Di lui si raccontano molti episodi nella sua dimora tranquilla di Arco. Un giorno p. e. passeggiava tutto soletto nelle vicine campagne e sentendo un giovane contadino che sfogliando un gelso se la canterellava allegramente, appoggiandosi ad un paracarro della via, si fermò ad ascoltarlo attentamente. Poco dopo passava di là un padre cappuccino; questi riverì l’arciduca, che corrispose gentilmente e poi soggiunse: Senta Padre, quel ragazzo come se la canta? Quegli è più felice di me! E se lo disse questo Arciduca il più ricco dell’Austria, dobbiamo proprio credere che le ricchezze non fanno felici gli uomini ma sono spine, come dice il Vangelo.

Buono per lui che delle ricchezze fece buon uso e con queste si guadagnò il paradiso; altrimenti che cosa gli avrebbero giovato? Noi democratici cel sappiamo da lunga pezza; intendano la lezione coloro ai quali la diresse il morente buon Alberto!

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Veramente è questo un inverno da storia. Non passa ora settimana ove non spiri un vento che agghiaccia; se si fa un po’ di bonaccia eccovi far capolino la neve. Nelle posizioni più favorite come quella di Arco, il contadino comincia i lavori primaverili col vangare la terra e potare le viti, ma incappucciato come un lappone, in altre plaghe un grosso strato di neve impedisce ogni lavoro.

Il lago di Garda già alla fine di febbraio portava altri anni delle ore benefiche che facevano squagliare la neve su su fino alle più alte plaghe; quest’anno non ci porta che aria fredda e seccante. Ciò è effetto della neve caduta nella media e bassa Italia; il freddo di laggiù porta sempre a noi dalle prealpi poco gradevole atmosfera. Vuol dire che quando la primavera sarà per incominciare, vorrà poi durare senza sbalzi e sarà tanto di guadagnato per le nostre campagne ed in specie per le piante fruttifere. Vedremo.

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E di politica trentina ? Quiete su tutta la linea. In primavera però od al più al principio d’estate avremo le elezioni generali per la Dieta ed allora il movimento si farà e forse più del solito. Il partito innsbruchese rappresentato a Trento dal giornale La Patria già prepara le armi e la colluvie di impiegati dovranno battere la solfa giusta l’intonazione. Di fronte a queste sta il partito liberale trentino che a visiera alzata tenta parare le mosse di nuova strategia, ma di vecchia data.

E la vittoria? Essa sta nel partito clericale. Questo anni fa era tutto d’un pezzo ed avea preso un movimento clericale e nazionale da sconfiggere in breve tutti gli altri partiti. Ma ora è diviso in clericale nazionale e clericale insbrucchese. Il primo batte per l’autonomia coll’astensione di conserva col partito liberale, il secondo pare voglia pur l’autonomia ma ama l’intervento a tutta forza e fa a braccetto col partito governiale.

Dunque che ne verrà fuori? Nell’ultima mia vi dissi che non tutti i quattro interventisti usciranno dalle urne, ma in certe sfere clericali c’è infiltrato un programma, da rendere incerte le previsioni. Se in qualche vallata lo spirito veramente trentino si mantenne ed anzi va aumentandosi, in qualche altra non trovate più il confratello di tempo fa, trovate elementi incerti che non vi san dire neppure essi che cosa vogliono.

Oh venga l’autonomia, avremo guadagnato almeno noi clericali la caduta del muro di divisione.

Tridentino.

Soggetto produttore:“La Lega Lombarda”, n. 62
Data:05-06/03/1895
Pseudonimo:Tridentino
Descrizione:Articolo relativo alla morte dell’arciduca Alberto, alle condizioni meteorologiche, e alla politica trentina con le divisioni all’interno del partito clericale.