tenuta al Ponte delle Arche
addi 19 aprile 1893.
Avanti: il Presidente M. R.do D. Lorenzo Guetti. D. Speranza segretario.
Presenti: I membri della delegazione M. R. D. Filippo Degasperi Vice-presidente, ed i delegati Don Luigi Bellotti, Don Giovanni Trentini, sig. Luigi Gosetti, sig Luigi Rigotti, sig. Merli Basilio, sig. De Prez Giuseppe. Sig. Germano De Carli docente presso il Consiglio prov. D’Agricoltura. Sig. Pietro Bertelli docente di caseificio e più di 20 altri soci.
Con circolare dei 2 aprile 1893 N.° 72 veniva indetta l’odierna sessione generale dei soci di questo Consorzio col seguente ordine del giorno:
1. Nomina di due revisori pel conto consuntivo 1892.
2. Preventivo per l’anno 1893.
3. Discussione della proposta di legge sulla riforma de’ Consorzi agrari distr.
4. Eventuali proposte.
I. Punto. Il Presidente apre l’adunanza ad ore 1 ½ pom., ed accenna che il primo punto dell’ordine del giorno venne inscritto in causa della perdita fatta dal Consorzio del membro della delegazione sig. Lodovico Michelini, ordinario revisore de’ conti consorziali assieme al sig. delegato Giuseppe de Prez. Ricorda commosso l’instancabile operosità del defunto e le molteplici prestazioni dello stesso in favore dell’istituzione, già ricordate dal “Bollettino”, ed invita l’assemblea ad assorgere in segno di condoglianza.
Tutti si alzano, ed unanimi deplorano la perdita fatta dell’egregio amico e collega.
Si passa quindi alla nomina di due revisori del conto consuntivo prò 1892, di cui il presidente neda un cenno sommario, ed ad unanimità vengono eletti i signori Giuseppe de Prez di Campo e Luigi lori di Bivedo.
II Punto. Preventivo prò 1893. Il Presidente invita i soci ad avanzare i loro desideri e bisogni più urgenti, affinchè sieno presi in considerazione nelle proposte del preventivo, e dopo viva e variata discussione questo veniva concretato come segue :
Per la pastoreccia fior. 150
Attrezzi rurali » 130
Caseificio » 150
Gelsicoltura » 100
Totale fior. 530
III. Punto. Discussione della proposta di legge sulla riforma del Consorzi agrari distr. giusta la formola di legge spedita dal Consiglio prov. d’agricoltura e diramata in copie a tutti i delegati consorziali.
Il Presidente con brevi e chiare parole riassume l’idea di questa riforma che a suo parere si presenta sotto speciosi e lusinghieri auspicii, e bene intesa potrebbe divenire un vero tocca sana a tanti malanni della povera agricoltura pesta e negletta, e apre volontieri la discussione su ciò, pregando che tutti dicano liberamente il loro parere.
La discussione si fa tosto animatissima, e ci sarebbe stato necessario il sonoro campanello di un presidente da parlamento per tener in freno il calore della disputa. Per più di mezz’ora i varii partiti prò e contra si disputarono la palma, finché messa a voti la massima: se si ritiene opportuna in generale la proposta riforma, con soli due voti contrarii ed uno d’astensione, gli altri tutti accettarono la riforma.
Si venne poscia alla discussione articolata, ed il perno della discussione si fu al § 13. Esclusa assolutamente la formola segnata nel progetto, si accettò ad unanimità la seguente: Le spese congiunte coll’esistenza e coll’azione dei Consorzi agr. distr. verranno coperte con adeguate addizionali facoltative all’imposta fondiaria soltanto, da incassarsi dai singoli Comuni del distretto e da versarsi direttamente alla cassa consorziale. A questo scopo ogni Consorzio è in obbligo di fissare annualmente, giusta uno speciale preventivo, l’eventuale addizionale da prelevarsi nel proprio distretto e chiederne la sanzione alla Dieta provinciale col tramite della rispettiva Sezione del Consiglio prov. d’agricoltura.
Il § 4 venne modificato con questa dicitura:
Il numero dei delegati da mandarsi da ogni singolo comune catastrale alle adunanze del Consorzio agrario distr. verrà stabilito dalla Luogotenenza sopra proposta della Giunta provinciale.
Relativamente a questo § hanno da valere i seguenti principii:
a) Ogni Comune catastrale che conta 500 abitanti ha diritto di mandare alle adunanze dei delegati del Consorzio agr. distr. un delegato od un suo sostituto.
b) Ogni comune catastrale verrà a formare da sè una riunione locale che viene convocata e presieduta dal capo frazione, o capo villa ed in sua mancanza dal capo-comune o suo sostituto.
c) Comuni catastrali che superano col numero d’abitanti i 500 eleggono due delegati, oltre i 1000 tre delegati e cosi di seguito, un delegato ogni 500 abitanti. Uno di questi viene designato in votazione posteriore ed indipendente dalla prima a capo della riunione locale.
d) I delegati vengono eletti per tre anni con maggioranza relativa; a parità di voti decide la sorte; gli uscenti sono rieleggibili.
Al § 28 lettera f) si trovò di accentuare la modificazione seguente: Invece dei Direttori, dicasi “del Direttore dell’Istituto agrario provinciale, o suo sostituto di Rothholz;” mentre il Direttore dell’Istituto provinciale agrario di S. Michele figura poscia alla lettera f) del § 29.
AI § 32 si proposero le seguenti rettifiche, necessarie per una maggiore e più efficace rappresentanza dei singoli distretti in seno alla Giunta permanente cioè:
I Presidenti dei Consorzi agr. distr. ecc.
ad VI. Nel capitanato di Trento e città di Trento eleggono due membri, rispettivamente due sostituti.
VII. Nel capitanato di Rovereto e città di Rovereto eleggono due membri e rispettivamente due sostituti.
VIII. Nei capitanati di Borgo, Cles, Tione, Riva, Cavalese, Primiero, ciascuno un membro e rispettivamente un sostituto.
Al § 35. Si trovò inutile la riunione delle due Giunte permanenti delle due Sezioni per i relativi preventivi annuali, mentre con minor spesa si potrebbe regolare reciprocamente il preventivo della II Sezione, dopoché la I Sezione avesse già elaborato ed approvato il suo, da comunicarsi tosto in copia alla II Sezione che le deve seguire di guida e modello.
Sessioni unite in luogo da convenirsi centrale ad ambidue le Sezioni possono aver luogo soltanto quando dovessero trattarsi affari importanti comuni ad ambidue le sezioni.
Tutto il resto si convenne possa restare come nel progetto.
IV. Punto. Eventuali proposte. Il Presidente, vista la necessità di mantenere viva la bachicoltura, e respettivamente la coltura del gelso, propone che ogni delegato consorziale si studi di tenere un piccolo vivaio di gelsi, ed a questo scopo il Consorzio ritiri nella ventura primavera per tempo buona quantità e qualità di gelsetti per affidarli ai delegati da mettere nei respettivi vivai. Si accetta volontieri la bella idea e si fa voti che diventi presto una realtà.
Nissun altro chiedendo la parola, il Presidente chiude la sessione ad ore 5 pom. ed invita i soci M. R. Don Giovanni Evangelista Trentini e sig. Antenore Ferrari alla firma del protocollo.
Letto e firmato
Il Presidente
p. GUETTI m. p.
Ant. Ferrarira. p.
D. G. E. Trentini m. p.
Segretario.
Speranza m. p.
Soggetto produttore: | “Bollettino C.P.A.”, anno 1893, 19 aprile, pp. 117-119 |
Data: | 19/04/1893 |
Pseudonimo: | |
Descrizione: | Visti gli interventi di don Guetti quale presidente e l’importanza del documento, relativo alle attività del Consorzio Agrario Distrettuale di S. Croce, viene riportato l’intero protocollo di sessione. Il protocollo fu compilato probabilmente dal segretario Speranza e inviato da Guetti al Bollettino C.P.A. |