S. Croce 23 marzo. – Tutto sommato, questo alternarsi di bel tempo, ora mite, ora freddo, fin qui non portò serie conseguenze, nè alle campagne, nè alle piante.

Un detto da noi, vecchio dalla barba lunga e grigia, suona: che se vien la brina dalla Madonna di marzo, essa (la brina e non la Madonna, s’intende) non fa più male posteriormente. Questa volta la brina ci sarà di certo, perchè ogni di abbiamo avuto nella scorsa settimana un forte ghiaccio. Dunque speriamo!

Martedì si tenne il primo mercato d’animali di quest’anno al Ponte delle Arche, e questo riuscì benissimo sotto tutti gli aspetti; gente a josa ed animali a bizeffe! Non mancarono i relativi contratti, chè si videro compratori sia del Bresciano, sia dai Nonesi. Le belle vacche da latte valevano dai 12 ai 14 marenghi, le ordinarie dai 6-8. Il prezzo generale si segnalò superiore ai prezzi fatti in autunno, ed i nostri valligiani ne pronosticano a un rialzo maggiore pelle prossime fiere. Ciò per noi produttori è un bene, ed un’ argomento sempre più convincente che la pastoreccia da noi è e sarà il cespite d’entrata migliore e più rimunerativo di qualunque altro. Da questo il bisogno di migliorare ed aumentare i prati almeno colle rotazioni bene intese e colla semina di trifogli e medica (spagnare). In qualche comune, si impongono tasse inconsulte di pascolo a bovini, mentre si dovrebbe favorire con premi chi procura di aumentarne il numero.

Per ora basta!

R.

Soggetto produttore:“Bollettino C.P.A.”, anno 1893, 23 marzo, p. 104
Data:23/03/1893
Pseudonimo:R.
Descrizione:Articolo relativo alla situazione meteorologica e all’allevamento e vendita dei bovini.