S. Croce, 29 settembre. — Anzi tutto mi sento in dovere, sicuro interprete dei soci di questo distretto Consorziale, di fare le ben meritate congratulazioni al nostro segretario, sig. Giov. de Zotti, pella sua promozione a professore di pomologia ed orticoltura presso l’i. r. Istituto eno-pomologico di Klosterneuburg… Ma intanto pel nostro Consiglio e pei suoi Consorzii agrari resta un vuoto che difficilmente sarà presto rimpiazzato si bene come prima!

Invero il sig. de Zotti avea appena finito per conoscere intus et in cute il nostro Trentino, ormai avea avvicinato tutti i presidenti dei numerosi Consorzii e visitato valle per valle tutti i capi luoghi non solo, ma puossi dire tutti i paeselli, avea stretto conoscenze ed amicizie molte; più stava per godere il frutto dei suoi alti ideali nel credito agrario rurale, vedendo sorgere le casse cooperative rurali ed i magazzini di consumo, ed ecco Ch’Egli s’invola da noi nel maggior punto che si desiderava la sua presenza! Aveva ormai usato a far sua questa sua seconda patria, si sentiva nel cuore d’essere trentino pur Lui, parlava ormai la lingua dolce e spedita del nostro popolo, ed ora dovrà favellare ogni di in altro idioma ed istruire altre menti! Nel mentre auguro a Lui il più fausto avvenire, mi permetta che faccia voti che trovi nella nuova e più alta carica de’ cuori affettuosi e riconoscenti quanti ne ebbe qui nel Trentino ed in specie nel raggio del Consorzio di S. Croce. Lo accompagni in fine il desiderio vivissimo, che, cioè, non si dimentichi di noi sulle rive del Danubio, ma che ci rivediamo entro questi cari monti ad ogni ritornare delle ferie estive. — Dunque addio e felice ritorno!!

Con un estate assai prolungato qui si finiscono a tutta furia gli ultimi raccolti. Il grano turco perfettamente maturo dà un raccolto buono; buono ancora quello delle patate; discreto si presenta il grano saraceno; scarsi anzichenò i terzi fieni, ed è poco ridente il pascolo autunnale. Una pioggia abbondante sarebbe desiderabile per ravvivare le zolle pratensi e per una buona semina del frumento, il quale riesce assai meglio seminato in terra umida che nell’asciutta polvere.

I bovini si mantengono a prezzo piuttosto basso, e per noi è un male, perchè ne abbiamo di buoni e belli capi da vendere nelle prossime fiere. Con 12 ai 14 marenghi si ottiene il più bel tipo di una vacca della razza pura di Rendena, e con 8 ai 10 degli allievi di due anni veramente perfetti.

Le mandre vaccine sono smontate in buon stato, e le stragi orsine si diminuirono d’assai quest’anno. Anche i signori orsi hanno più paura a farsi vedere, perchè vedono farsi più cara la loro pelle, e conoscono i progressi e gli effetti dei retrocarica!

Credevo di annunziarvi bella e costituita la Cassa cooperativa rurale di Quadra, ma lo sarà solo in brevi giorni. Speriamo che le tante peripezie del parto non sieno dannose, ma anzi prossime alla vita della tanto desiderata istituzione. Punto fermo.          

R.

Soggetto produttore:“Bollettino C.P.A.”, anno 1892, 29 settembre, p. 306
Data:29/09/1892
Pseudonimo:R
Descrizione:Articolo di commiato e di ringraziamento al segretario del C.P.A. di Trento Giovanni de Zotti promosso “professore di pomologia” presso l’Istituto eno-pomologico di Klosterneuburg. Nella seconda parte riferisce sullo stato dei raccolti agricoli, sull’allevamento bovino e sulla costituzione della Cassa Rurale di Quadra.